Sabato 15 dicembre è finita la COP24, la Conferenza sul cambiamento climatico organizzata dalle Nazioni Unite a Katowice, in Polonia. Sono state fissate regole per mettere in pratica quanto deciso durante la conferenza sul clima di Parigi del 2015, dove, per la prima volta, 195 Paesi di tutto il mondo hanno adottato un accordo universale sul clima. L’impegno condiviso nel 2015 è stato quello di ridurre le emissioni di gas serra per mantenere l’aumento delle temperature al di sotto di 2 gradi centigradi rispetto ai livelli preindustriali. In particolare, durante la recente Conferenza in Polonia, sono stati decisi i criteri con cui misurare le emissioni di anidride carbonica (CO2) e valutare le misure per contrastare il cambiamento climatico dei singoli paesi. Secondo l’ultimo rapporto del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC) sono necessari drastici cambiamenti in tutti i settori e le emissioni di biossido di carbonio provocate dall’uomo devono diminuire di oltre il 40% entro il 2030. La maggior parte dei ricercatori concorda che, se non si farà nulla per ridurre le emissioni di gas serra, la Terra continuerà lungo un percorso di riscaldamento globale che potrebbe raggiungere i 3 o 4 gradi centigradi sopra i livelli preindustriali, portando a eventi climatici più estremi e cambiando il clima di intere aree geografiche, con conseguenze per milioni di persone. Nella nostra città le attività di informazione promosse dallo Sportello ExC, di Energie per la Città s.p.a., su temi come risparmio energetico, utilizzo di tecnologie per l’efficienza energetica, vanno proprio in questa direzione per supportare l’evoluzione degli stili di vita di ciascuno di noi, facendoci diventare più rispettosi dell’ambiente e rendendoci più consapevoli delle tecnologie oggi disponibili per il risparmio energetico nelle nostre abitazioni. Uno studio condotto da Energie per la Città su Cesena, evidenzia che il 35% delle emissioni di CO2 (uno dei gas serra) nel nostro territorio sono dovute agli impianti di riscaldamento degli edifici. Sempre secondo un monitoraggio di Energie per la Città, oltre il 30% delle caldaie oggi funzionanti hanno già oltre 25 anni di vita e potrebbero essere sostituite con nuovi generatori di calore a condensazione in classe A, diminuendo i consumi per il riscaldamento del 25%. Negli edifici in cui questo intervento venga abbinato ad altri interventi di efficientamento energetico riguardanti l’involucro edilizio (es. muri, infissi, sottotetti, etc…), la riduzione complessiva dei consumi per il riscaldamento può arrivare fino al 50%. Cosa può fare ciascuno di noi per combattere il riscaldamento globale? Ecco 4 piccoli consigli: Se avete una vecchia caldaia tradizionale, sostituitela con una nuova caldaia a condensazione in classe A Se non l’avete già fatto, installate le valvole termostatiche sui vostri radiator Riducete i vostri consumi energetici modificando i vostri comportamenti e, se potete, installate un impianto che produca energia rinnovabile Quando è possibile, fate meno km in macchina e usate di più la bicicletta o i mezzi pubblici.