La direttiva 1275/2024, riguardante la prestazione energetica nell’edilizia, è entrata in vigore il 28 maggio 2024 e mira a ridurre progressivamente le emissioni di CO2 degli edifici e raggiungere l’obbiettivo di decarbonizzazione entro il 2050 attraverso la riqualificazione e il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici di tutta Europa. I singoli stati avranno due anni per recepire il contenuto della direttiva, mentre alcune misure dovranno essere adottate entro pochi mesi. Ecco alcune scadenze importanti: ➡️ entro il 1° gennaio 2025: verrà dato uno stop agli incentivi fiscali per l’installazione di caldaie a combustibili fossili; ➡️ entro il 31 dicembre 2027: sugli edifici non residenziali esistenti con una superficie coperta utile superiore a 500 m2, se l’edificio è sottoposto a una ristrutturazione importante o a un’azione che richiede un’autorizzazione amministrativa per ristrutturazioni edilizie, lavori sul tetto o l’installazione di un sistema tecnico per l’edilizia, è obbligatoria l’installazione di impianti solari; ➡️ entro il 31 dicembre 2029: per i nuovi edifici residenziali e i loro rispettivi parcheggi coperti sarà obbligatoria l’installazione di impianti solari; ➡️ dal 1° gennaio 2030: tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere ad emissioni zero; ➡️ Sarà modificato l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) e in esso sarà anche riportato il GWP (global warming potential) nell’intero ciclo di vita ( dalla sua costruzione alla fine del suo utilizzo) dell’edificio, indicatore che misura il contributo complessivo dell’edificio alle emissioni che determinano i cambiamenti climatici. L’obbligo di calcolare il GWP nel corso del ciclo di vita degli edifici nuovi è quindi il primo passo verso una maggiore attenzione alle prestazioni degli edifici durante tutto il ciclo di vita utile e all’economia circolare.