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Bollette 💡🔥

Il passaggio dal mercato tutelato al mercato libero per le bollette luce e gas era inizialmente previsto per il 1° luglio 2019, ma dopo numerosi rinvii si è arrivati al mese di gennaio del prossimo anno per la revisione delle regole in materia di energia.

A partire dal mese di gennaio 2024 è previsto il passaggio al mercato libero per le bollette di luce e gas e in merito a ciò Il Ministero dell’Ambiente (Mase) ha emanato un Decreto il 18 maggio 2023 con il quale vengono fissati i criteri per il periodo di transizione alle nuove regole.

Sul passaggio dalla maggior tutela al mercato libero per le bollette di luce e gas sono tantissime le sollecitazioni a cui vengono sottoposti i consumatori che ancora non hanno scelto. Telefonate in cui si viene invitati ad abbandonare la maggior tutela, pena il rischio di problemi o la minaccia di un blocco della fornitura elettrica.  Proposte di risparmi strabilianti con nuove offerte accompagnate però dalla richiesta di procedere velocemente per non perdere una simile possibilità.

Ricordatevi che nel mercato libero sono i clienti finali a decidere a quale venditore e a quali condizioni contrattuali fornirsi di energia elettrica e gas naturale, così come è libera la scelta di cambiare venditore sulla base delle offerte disponibili. Ecco quindi qualche consiglio se ancora non avete scelto tra Maggior Tutela e Mercato Libero.

Maggior tutela cosa significa?

I servizi di tutela di prezzo rinviano a condizioni economiche e contrattuali fissate dall’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente (ARERA): i prezzi riflettono le condizioni prevalenti nel mercato all’ingrosso e si riferiscono solo alla fornitura della materia prima perché questo tipo di regime non include servizi aggiuntivi, come invece accade nel mercato libero.

Il passaggio al mercato libero è previsto in più tappe:

Per le piccole imprese la data era fissata al 1° gennaio 2023, mentre per le famiglie e le micro-imprese la data da tenere a mente si a per la bolletta del GAS che dell’ENERGIA ELETTRICA è il 10 gennaio 2024.

Le famiglie e le piccole imprese possono già decidere di passare dal mercato tutelato al mercato libero, dove è il cliente a decidere quale venditore e quale tipo di contratto scegliere, selezionando l’offerta ritenuta più adatta alle proprie esigenze, ma non ci sono penalizzazioni o problematiche particolari se ancora non avete lasciato il regime di tutela del prezzo.

Se non si passa al mercato libero scatta l’interruzione della fornitura?

Il passaggio al mercato libero andrà effettuato entro la scadenza fissata dalla legge e anche nel caso di mancato abbandono del regime di maggior tutela, non ci sarà una interruzione della fornitura.

Anche dopo che i servizi di tutela di prezzo saranno cessati, la continuità della fornitura sarà comunque garantita ai clienti di piccola dimensione che non avranno ancora un contratto nel mercato libero, in modo che non subiscano alcuna interruzione durante il periodo necessario a trovare una nuova offerta.

Una volta individuata l’offerta in base alle proprie esigenze, i clienti stipuleranno un nuovo contratto di fornitura che sostituirà il precedente e sarà il nuovo venditore a inoltrare la richiesta di risoluzione del vecchio contratto (recesso) al venditore precedente. Il "recesso" potrà scattare in qualsiasi momento senza oneri aggiuntivi e lo stop della fornitura in corso.

Cosa accade se non si è effettuata la scelta in tempo?

Il Ministero dell’Ambiente ha definito con un Decreto del 18 maggio 2023 i meccanismi per la graduale transizione al mercato libero, prevedendo in particolare l’assegnazione al servizio a tutele graduali dei clienti domestici che non avranno ancora optato stipulato un contratto per la fornitura di energia nel nuovo sistema.

Per i clienti domestici verranno quindi individuati entro il 10 gennaio 2024 i fornitori del servizio a tutele graduali , suddivisi in maniera congrua nelle diverse aree geografiche, e questi saranno tenuti ad erogare il servizio a tutti i clienti che gli verranno assegnati sulla base di procedure concorsuali, tenuto conto delle condizioni previste dall’ARERA e con il divieto di prevedere servizi o prodotti ulteriori.

Dal punto di vista pratico quindi, entro il 10 gennaio 2024 i clienti domestici dovranno passare al mercato libero per le bollette di luce e gas. In caso contrario sarà l’ARERA a definire gli operatori ai quali verranno assegnati i singoli contribuenti, per un periodo transitorio che in ogni caso non potrà durare oltre il mese di aprile.

Sarà l’esercente del servizio a tutele graduali a dover avvisare il cliente della scadenza del periodo di assegnazione e del diritto a scegliere un fornitore nel libero mercato e che, in caso di mancata scelta espressa, verrà rinnovato il contratto sulla base dell’offerta di mercato più favorevole proposta dallo stesso esercente del servizio a tutele graduali.

 

Come si fa a orientarsi tra le tante offerte del Mercato Libero?

Chi intende effettuare il passaggio al mercato libero, può usufruire del supporto informativo gratuito de Lo Sportello ExC , inoltre ci sono una serie di strumenti per individuare l’offerta più in linea con i propri consumi che l’Autorità per l’energia (ARERA) ha messo a punto al fine di fugare tutti i dubbi sul funzionamento del mercato libero.

I clienti finali interessati al cambio del venditore possono consultare il portale Offerte (voluto dall’Arera, realizzato e gestito dall’Acquirente Unico) che mette a disposizione le offerte di energia elettrica e gas in modo da agevolare la possibilità di un confronto per l’utente finale.

È l’unico comparatore pubblico disponibile sul web dove abbondano invece i siti di confronto tra le offerte gestiti da operatori privati.

Per informazioni è sempre possibile contattare lo sportello per il consumatore gestito dall’Arera.

CLICCA QUI per sapere le principali informazioni da conoscere nel momento in cui si deve scegliere un operatore nel mercato dell’energia elettrica e del gas.

L’Arera contatta i clienti finali per sollecitarli a migrare?

Assolutamente no, l’Autorità per l’energia non contatta per telefono i clienti finali né manda i propri rappresentanti al domicilio degli stessi.

Bisogna prestare molta attenzione alle possibili truffe telefoniche e occorre essere sempre molto prudenti davanti alle chiamate o alle visite degli operatori che propongono nuove offerte.

Per evitare brutte sorprese, è bene chiedere sempre un riscontro scritto dell’offerta che viene formulata per avere il tempo di valutare attentamente condizioni contrattuali e prezzi.

Per maggiori informazioni c’è il servizio Trappole Energetiche de Lo Sportello ExC.




 
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