Al Senato è stato approvato un emendamento al decreto Milleproroghe che rinvia (dal 1° luglio 2019) al 1º luglio 2020 la cessazione del regime “di maggior tutela” nel settore del gas naturale e nel settore dell’energia elettrica. Non si tratta del primo rinvio: il servizio di maggior tutela stabilito dall’allora Autorità per l’Energia elettrica il Gas e il Sistema idrico (Aeegsi ora Arera) era stato prorogato grazie al via libera al ddl concorrenza nel 2017, dal 30 giugno 2018 al 1 luglio 2019. Quindi un anno in più di mercato a maggior tutela per i consumatori che non hanno ancora fatto il passaggio al mercato libero e continuano a scegliere le tariffe stabilite dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA). Nella maggior tutela le tariffe vengono fissate ogni tre mesi per quanto riguarda il comparto elettrico. Diverso approccio, invece, per gas il cui costo viene determinato sulla base delle quotazioni internazionali degli idrocarburi. Cosa cambierà con l’entrata in vigore del mercato libero? A decidere le tariffe per gli utenti saranno le società elettriche che, in un regime di concorrenza, propongono offerte e contratti. Proprio come accade, per fare un esempio, con le compagnie telefoniche: il consumatore analizza tutte le proposte e sceglie quella più vantaggiosa per le proprie esigenze. Ci sono spese che rimarranno imposte e uguali per tutti i fornitori e che non cambieranno da un regime all’altro, cioè quelle per reti, contatore e imposte, mentre variano quelle sulla fornitura.